Disciplina delle armi ad avancarica

La normativa italiana contempla la tipologia ARMI AD AVANCARICA in tre occasioni:

art. 6, comma 3, D.M. 14/04/1982 “[…] sono armi da sparo antiche quelle fabbricate anteriormente al 1890 e quelle ad avancarica originali, escluse le repliche di cui all’articolo 2, lettera h) della legge 18 aprile 1975, n. 110.”: le armi ad avancarica originali seguono la disciplina delle armi antiche che è poi sostanzialmente la stessa disciplina delle armi comuni da sparo (L. n. 110/1975), come indicato dall’art. 7 del medesimo D.M. 14/04/1982

art. 2, comma 1, lett. h), L. n. 110/1975 “[…] sono armi comuni da sparo […] h) le repliche di armi antiche ad avancarica di modelli anteriori al 1890, fatta eccezione per quelle a colpo singolo.”: le repliche di armi ad avancarica non a colpo singolo (ossia le repliche dei revolver ad avancarica) seguono la disciplina della armi comuni da sparo (L. n. 110/1975)

art. 11, comma 3bis, L. n. 526/1999 “Le repliche di armi antiche ad avancarica di modello anteriore al 1890 a colpo singolo sono assoggettate, in quanto applicabile, alla disciplina vigente per le armi ad aria compressa o gas compressi i cui proiettili erogano un’energia cinetica inferiore od uguale a 7,5 joule.”: le repliche di armi ad avancarica a colpo singolo seguono la disciplina delle MCO (armi a Modesta Capacità Offensiva)come richiamata dagli artt. 12 e ss del D.M. 09/08/2001

Per nessuna delle tre tipologie è consentita la vendita per corrispondenza al privato, come specificato dall’art. 17 L. n. 110/1975 e dall’art. 7, comma 5, D.M. 09/08/2001.

Avv. Adele Morelli