Vendita di armi da utilizzare nei servizi di protezione di navigli mercantili

Sono titolare di un’armeria e sono stato contattato da un istituto di vigilanza privata autorizzato dalla Questura allo svolgimento di servizi di protezione alle navi mercantili battenti bandiera italiana, che sarebbe interessato ad acquistare delle pistole da dare in dotazione alle GPG che si imbarcheranno sulle navi per fare vigilanza. È possibile?

Risposta a cura dell’Avv. Adele Morelli

Sì, tale attività è possibile da svolgere, la disciplina di riferimento è contenuta nel D.M. n. 139/2019; nello specifico, l’art. 5 dispone che: “1. Le guardie giurate dipendenti dall’armatore ovvero dall’istituto di vigilanza privata, nominate rispettivamente ai sensi degli articoli 133 e 134 T.U.L.P.S., nei servizi di protezione del naviglio mercantile possono utilizzare: […] b) le armi comuni da sparo detenute dal titolare dell’istituto di vigilanza privata previo rilascio di apposita autorizzazione. 2 Le armi, comprese quelle a funzionamento automatico, non possono essere di calibro superiore a 308 Win. (7,62 x 51 mm).”  ed il successivo art. 8, comma 1, prevede che “[…] il titolare dell’istituto di vigilanza privata per le armi di cui all’articolo 5, comma 1, lettera b), può richiedere il rilascio della licenza per l’acquisto, il trasporto, la detenzione e la cessione in comodato alle guardie giurate dipendenti delle armi comuni da sparo, ai sensi dell’articolo 31 T.U.L.P.S., al Questore della provincia in cui ha sede l’istituto di vigilanza privata.”, per cui l’armeria effettuerà la vendita al titolare dell’istituto di vigilanza privata in nome e per conto della sua ditta ed annoterà al registro, ai fini dello scarico, gli estremi della licenza (come istituto di vigilanza privata) rilasciatagli dal Questore.
Avv. Adele Morelli