GPG e porto fuori dal servizio

Una Guardia Particolare Giurata può usare il PdA anche per difesa personale, quindi portare con sé l’arma fuori dell’orario di servizio?

Risposta a cura dell’Avv. Adele Morelli

La risposta a tale quesito è contenuta nella circ. Min. Interno nr. 4.-10. 8616/10089. D (1) del 23.11.1979 avente ad oggetto “Guardie particolari giurate - Porto dell'arma fuori servizio”, la quale ha recepito il parere del Consiglio di Stato n. 54379 del 05.05.1979 e in essa si legge: “deve considerarsi legittima la tesi, sostenuta da questa Amministrazione, della inesistenza di limiti legali al porto delle armi da parte delle guardie particolari giurate fuori servizio. […] le esigenze di difesa delle guardie particolari giurate, non meno di quelle dei privati in genere, essendo legate a circostanze di fatto la cui natura ed entità sfuggono ad un preventivo apprezzamento dell'Autorità, mal si prestano ad essere circoscritte entro determinati limiti temporali e spaziali. Ciò in quanto, essendo la guardia giurata, a cagione del proprio servizio, esposta più dei privati cittadini ad azioni di rappresaglia e ad atti di violenza in genere, appare evidente che essa ha maggiore necessità di tutelare in ogni tempo la propria vita ed integrità fisica che vedrebbe più gravemente compromesse se fosse costretta a circolare disarmata fuori delle ore di servizio, soprattutto quando di ciò fossero consapevoli gli elementi della malavita locale. […] alle guardie giurate va fatta applicazione, per quanto riguarda il porto d'armi, delle medesime norme dettate all'uopo per la generalità dei cittadini […] poiché ai privati l'autorizzazione al porto d'armi consente di recarsi fuori dal proprio domicilio armati senza limite di tempo […], la stessa regola deve valere anche per le guardie giurate.”. Sul punto si rinviene anche la seguente massima di Cass. Pen., 02/04/1980 (Politi, in Foro It., 1982) “Non costituisce reato il porto da parte di una guardia particolare giurata, fuori dell'ambito di esercizio del relativo servizio, dell'arma per la quale abbia ottenuto la speciale licenza rilasciata dal Prefetto.”.

Avv. Adele Morelli

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