PdA: scadenza nel giorno del compleanno?

Vorrei conoscere la data di scadenza esatta della licenza di porto d'armi; in linea generale è 6 anni, ma il fatto che per i documenti di identità la scadenza coincida con il compleanno complica la faccenda, perché non sempre il PdA è riconosciuto come rientrante nella normativa che regola le scadenze con la data di nascita. Non c'è un riferimento normativo che possa suffragare o rigettare l'ipotesi e creare un po' di chiarezza?

Risposta a cura dell’Avv. Adele Morelli

Ai sensi dell’art. 1, comma 1, lett. c) del D.P.R. n. 445/2000, il porto d’armi rientra nella categoria dei documenti di riconoscimento, la quale include “ogni documento munito di fotografia del titolare e rilasciato, su supporto cartaceo, magnetico o informatico, da una pubblica amministrazione italiana o di altri Stati, che consenta l'identificazione personale del titolare”. Ai sensi dell’art. 7, D.L. n. 5/2012 convertito nella L. n. 35/2012, “I documenti […] di riconoscimento di cui all'articolo 1, comma 1, lettere c), […] del testo unico di cui al decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445, sono rilasciati o rinnovati con validità fino alla data, corrispondente al giorno e mese di nascita del titolare, immediatamente successiva alla scadenza che sarebbe altrimenti prevista per il documento medesimo”. Tuttavia, a parere della scrivente, la su citata disposizione inerente la validità fino alla data del compleanno non si applica alla tipologia del documento porto d’armi, caratterizzato da una normativa specialistica che può articolarsi come segue:

  • Il PDA, di qualsiasi tipologia esso sia, assolve ad una funzione diversa da quella propria di riconoscimento, integrando una licenza di pubblica sicurezza con oggetto il diritto a portare armi: trattasi di un titolo che nasce dall’esercizio di una facoltà in capo all’autorità locale di pubblica sicurezza, il cui contenuto è dunque peculiare; 
  • Lo stesso D.L. n. 5/2012 convertito nella L. n. 35/2012, al successivo art. 13, comma 1, lett. b) contiene una disposizione che ha integrato proprio l’ultimo comma dell’art. 42 TULPS inerente il porto d’armi per difesa personale, disponendo che “La licenza, la cui durata non sia diversamente stabilita dalla legge, ha validità annuale, quindi è la medesima normativa che prevede una disposizione specifica per il PDA (armi lunghe o corte) per difesa personale;
  • Disposizione simile, come è noto, è prevista anche per le altre tipologie di porto d’armi: 2 anni per il PDA di guardia particolare giurata (art. 138, comma 3, TULPS), 6 anni per la licenza di caccia (art. 22, comma 9, L. n. 157/1992) e 6 anni per il PDA sportivo (art. unico, comma 2, L. n. 323/1969);
  • Il rinnovo di un qualsiasi PDA è legato alla presentazione del certificato medico di idoneità psico-fisica (art. 9, comma 1, L. n. 110/1975 e D.M. 28 aprile 1998), il quale fa presumere (salvo fatti diversi sopraggiunti durante la vigenza della licenza), per ogni tipologia di PDA, l’idoneità appunto del titolare dal punto di vista medico dalla data del rilascio e per il periodo di validità sancito per legge (1, 2 o 6 anni);
  • Ai sensi dell’art. 8 D.P.R. n. 641/1972, l’efficacia delle varie tipologie di PDA, ad esclusione di quello ad uso sportivo, è legata al pagamento della tassa come prescritto per legge (cfr. D.M. 28 dicembre 1995): tassa con cadenza annuale per il PDA ad uso difesa personale, tassa ridotta con cadenza biennale per le guardie particolari giurate, tassa con cadenza annuale per la licenza di caccia, come peraltro chiarito di recente dalla Circolare del Ministero dell’Interno nr. 557/PAS/U/008463/10100.A(1)1 del 20/05/2016 (con riguardo alla licenza di caccia, si specifica che l’art. 5 dell’Allegato Tariffa al D.P.R. n. 641/1972 e l’art. 5 dell’Allegato Tariffa al D.M. 28 dicembre 1995 dispongono chiaramente che "Agli effetti delle tasse annuali si intende per anno il periodo di dodici mesi decorrente dalla data corrispondente a quella di emanazione della licenza”, pertanto l’efficacia annuale del PDA, subordinata al pagamento della tassa annuale, copre comunque quel periodo di 12 mesi che virtualmente va dal giorno della concessione del PDA a quello antecedente dell’anno dopo); ritenere anche per il PDA una scadenza diversa da quella coincidente con il giorno antecedente quello corrispondente alla data di rilascio (con scadenza di 1, 2 o 6 anni), equivarrebbe a dire che per il tempo residuo, sino alla data del compleanno, il titolare dovrebbe pagare comunque la tassa, il cui importo sarebbe in esubero rispetto alla durata annuale, e che comunque coprirebbe un periodo inferiore all’anno, diversamente da quanto sancito dal D.P.R. n. 641/1972 e dal D.M. 28 dicembre 1995.

Si segnala infine che, all’indomani dell’emanazione del D.L. n. 5/2012 convertito nella L. n. 35/2012, si sono verificati casi in cui taluni uffici di P.S. abbiano applicato la disposizione che prevede la scadenza del documento nel giorno del compleanno del titolare. 

Avv. Adele Morelli

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